Mi stai leggendo attentamente, cercando di capire se in queste righe si nasconda un messaggio per te.
Oppure stai leggendo riga sì e riga no.
Magari leggi e sbuffi, ti annoia il discorso.
Qualsiasi cosa tu stia facendo con questa pagina, credimi, se la rileggerai domani, avrai un'altra reazione.
E' la naturale evoluzione dei rapporti.
Non sono mai equilibrati. Pensaci: se io investissi ogni giorno 50, nel nostro rapporto e tu anche, arriveremmo a un punto in cui la perfezione culminerebbe nel prodotto riuscito.
E quindi, sarebbe ora di incorniciarlo, appenderlo al muro e passare ad altro.
Invece, nei rapporti, bisognerebbe sempre ambire all'imperfezione.
Al disequilibrio ciclico.
Oppure stai leggendo riga sì e riga no.
Magari leggi e sbuffi, ti annoia il discorso.
Qualsiasi cosa tu stia facendo con questa pagina, credimi, se la rileggerai domani, avrai un'altra reazione.
E' la naturale evoluzione dei rapporti.
Non sono mai equilibrati. Pensaci: se io investissi ogni giorno 50, nel nostro rapporto e tu anche, arriveremmo a un punto in cui la perfezione culminerebbe nel prodotto riuscito.
E quindi, sarebbe ora di incorniciarlo, appenderlo al muro e passare ad altro.
Invece, nei rapporti, bisognerebbe sempre ambire all'imperfezione.
Al disequilibrio ciclico.
Io sono donna. E sono anche piuttosto onesta, anche se la cosa mi irrita profondamente.
E lo so che noialtre, di base, siamo piuttosto gatte.
Pretendiamo di essere toccate nel modo giusto senò parte l'artigliata, la soffiata e il muso per giorni, rintanate sotto al letto, sorde a qualsiasi richiamo o lusinga.
Pretendiamo di essere coccolate quando lo decidiamo, ignorate quando ci fa comodo.
Pretendiamo la casa comoda con la porta sempre aperta, per non dover dar conto dei nostri spostamenti ma vogliamo anche decidere di vagare per campagne giorni e notti e pretendiamo che al ritorno ci accolgano braccia affettuose, cibo di qualità e soprattutto nessuna domanda.
Il tutto in un turbinio di fusa e ringhi che nulla ha di logico, di comprensibile o di prevedibile.
Prendiamone atto. Siamo così.
Ci piace il compagno geloso e appiccicoso, finchè la cosa ci lusinga.
Ma se poco poco cadiamo nel piacere del complimento altrui, a quel punto c'infastidisce che il compagno voglia sapere dove siamo state.
Salvo arrabbiarci se poi non ce lo chiede, perchè così non possiamo dire di essere state corteggiate da un altro.
E lo so che noialtre, di base, siamo piuttosto gatte.
Pretendiamo di essere toccate nel modo giusto senò parte l'artigliata, la soffiata e il muso per giorni, rintanate sotto al letto, sorde a qualsiasi richiamo o lusinga.
Pretendiamo di essere coccolate quando lo decidiamo, ignorate quando ci fa comodo.
Pretendiamo la casa comoda con la porta sempre aperta, per non dover dar conto dei nostri spostamenti ma vogliamo anche decidere di vagare per campagne giorni e notti e pretendiamo che al ritorno ci accolgano braccia affettuose, cibo di qualità e soprattutto nessuna domanda.
Il tutto in un turbinio di fusa e ringhi che nulla ha di logico, di comprensibile o di prevedibile.
Prendiamone atto. Siamo così.
Ci piace il compagno geloso e appiccicoso, finchè la cosa ci lusinga.
Ma se poco poco cadiamo nel piacere del complimento altrui, a quel punto c'infastidisce che il compagno voglia sapere dove siamo state.
Salvo arrabbiarci se poi non ce lo chiede, perchè così non possiamo dire di essere state corteggiate da un altro.
Tutto ciò è molto femminile e intrigante. La donna inafferrabile e difficilmente conquistabile è un must che non passerà mai di moda.
Attenzione però: questo finchè siamo nella parte alta della ruota, in salita, fin quando le nostre azioni del cuore sono in crescita.
Allora il capriccio è delizioso, la sfuriata un segno d'interesse, il muso un motivo d'ingegno per riconquistarci.
Presente, però, quando la cabina della Ruota arriva in cima? Ci arriva lenta. Ti godi il panorama. Pian piano tutto quanto c'è di terreno diventa più piccolo...più piccolo...e tu svetti con la testa tra le nuvole e il cielo, padrona incontrastata di quel tuo microscopico pezzetto di mondo.
Poi però arrivi su e senti il "clack". Netto e preciso.
Inizia la discesa.
E caso vuole che, se tu stai scendendo, chi hai di fronte, sta salendo. E' fisica, gente, eh, mica lo dico io.
Attenzione però: questo finchè siamo nella parte alta della ruota, in salita, fin quando le nostre azioni del cuore sono in crescita.
Allora il capriccio è delizioso, la sfuriata un segno d'interesse, il muso un motivo d'ingegno per riconquistarci.
Presente, però, quando la cabina della Ruota arriva in cima? Ci arriva lenta. Ti godi il panorama. Pian piano tutto quanto c'è di terreno diventa più piccolo...più piccolo...e tu svetti con la testa tra le nuvole e il cielo, padrona incontrastata di quel tuo microscopico pezzetto di mondo.
Poi però arrivi su e senti il "clack". Netto e preciso.
Inizia la discesa.
E caso vuole che, se tu stai scendendo, chi hai di fronte, sta salendo. E' fisica, gente, eh, mica lo dico io.
Da quel momento in poi, tutto quanto fino a ieri di tuo appariva simpatico, dolce, frizzante, pazzerello e stimolante...ti si ritorcerà contro a manetta, diventando insopportabile, smielato, illogico, fuori di testa e faticoso.
Di contro però, per la grande legge del "Ribaltone Siore e Siori", improvvisamente sarai tu a dover avere a che fare con qualcuno di inafferrabile e difficilmente conquistabile.
E a niente varrà mettere in atto le armi che fungevano fino a ieri, perchè ormai è specchio riflesso buttati nel cesso.
Di contro però, per la grande legge del "Ribaltone Siore e Siori", improvvisamente sarai tu a dover avere a che fare con qualcuno di inafferrabile e difficilmente conquistabile.
E a niente varrà mettere in atto le armi che fungevano fino a ieri, perchè ormai è specchio riflesso buttati nel cesso.
Uscendo dalla metafora e tornano a "pane al pane e vino al vino".
I rapporti, tutti i tipi di rapporti, sono così. Sono una Ruota Panoramica Su Una Storia.
E non si sta mai seduti nella stessa cabina. Altrimenti è troppo facile, no?
Capiterà il mezzo giro in cui sei tu che sali...e quindi avrai qualcuno che ti guarda da sotto, completamente concentrato su di te, pronto a capire tutto, perchè tu sei sopra...
Ma poi arriva l'inevitabile momento in cui tocca a te farlo.
E allora?
E allora, molto semplicemente, se ci tieni, si fa. E si fa volentieri.
Si decide di non essere più la stella lucente del microcosmo "io-te" ( chiunque sia il "te" in questione, perchè vale per tutti i rapporti ) ma semplicemente si passa lo scettro all'altro.
E si tiene un basso profilo. Dando la giusta e sacrosanta possibilità all'altro di essere il protagonista indiscusso, coccolato, compreso e vezzeggiato del momento.
E allora ci sta il sentirsi messi un po' da parte, a discapito di tratti di libertà altrui.
Ci sta l'alzare il culo dal comodo trono e permettere anche a qualche intruso di sedercisi un attimo.
Ci sta il dare, dare, dare, sapendo che non riceverai lo stesso. Ed è giusto! Perchè prima sei tu che hai ricevuto, ricevuto, ricevuto, senza dare lo stesso.
I rapporti, tutti i tipi di rapporti, sono così. Sono una Ruota Panoramica Su Una Storia.
E non si sta mai seduti nella stessa cabina. Altrimenti è troppo facile, no?
Capiterà il mezzo giro in cui sei tu che sali...e quindi avrai qualcuno che ti guarda da sotto, completamente concentrato su di te, pronto a capire tutto, perchè tu sei sopra...
Ma poi arriva l'inevitabile momento in cui tocca a te farlo.
E allora?
E allora, molto semplicemente, se ci tieni, si fa. E si fa volentieri.
Si decide di non essere più la stella lucente del microcosmo "io-te" ( chiunque sia il "te" in questione, perchè vale per tutti i rapporti ) ma semplicemente si passa lo scettro all'altro.
E si tiene un basso profilo. Dando la giusta e sacrosanta possibilità all'altro di essere il protagonista indiscusso, coccolato, compreso e vezzeggiato del momento.
E allora ci sta il sentirsi messi un po' da parte, a discapito di tratti di libertà altrui.
Ci sta l'alzare il culo dal comodo trono e permettere anche a qualche intruso di sedercisi un attimo.
Ci sta il dare, dare, dare, sapendo che non riceverai lo stesso. Ed è giusto! Perchè prima sei tu che hai ricevuto, ricevuto, ricevuto, senza dare lo stesso.
Questo giro, almeno uno, va finito. Non puoi mica gettarti dalla ruota.
Aspetta di arrivare giù e sentire un altro "clack".
A quel punto sì che il rapporto è paritario.
Laddove prima qualcuno si struggeva e spaccava la capoccia per te...l'hai fatto poi tu per lui/lei/loro.
Perfetto, giustissimo equilibrio.
Poi ci son due opzioni:
A) scendi in fretta e furia da quella gabbietta malefica e passi a un trenino coi pupazzi, un ottovolante oppure ti fiondi in gelateria a ingrufolarti di bacio e panna montata, per superare il trauma emotivo
B) resti lì e risali. E ti godi un altro mezzo giro di azioni in salita, dove, probabilmente, com'è successo prima a te, chi sta di là si troverà a capire cosa si prova ad esser trattato come lui ha fatto.
E risali sapendo perfettamente che, comunque, a un certo punto ricomincerà la discesa e quindi di nuovo starà a te bla bla l'ho già detto.
Aspetta di arrivare giù e sentire un altro "clack".
A quel punto sì che il rapporto è paritario.
Laddove prima qualcuno si struggeva e spaccava la capoccia per te...l'hai fatto poi tu per lui/lei/loro.
Perfetto, giustissimo equilibrio.
Poi ci son due opzioni:
A) scendi in fretta e furia da quella gabbietta malefica e passi a un trenino coi pupazzi, un ottovolante oppure ti fiondi in gelateria a ingrufolarti di bacio e panna montata, per superare il trauma emotivo
B) resti lì e risali. E ti godi un altro mezzo giro di azioni in salita, dove, probabilmente, com'è successo prima a te, chi sta di là si troverà a capire cosa si prova ad esser trattato come lui ha fatto.
E risali sapendo perfettamente che, comunque, a un certo punto ricomincerà la discesa e quindi di nuovo starà a te bla bla l'ho già detto.
Puoi fare quanti giri vuoi. Uno, dodici, duecentottantatre.
Avrai tante possibilità di scendere quanti giri hai fatto.
Ma la vita impone sempre, in un modo o nell'altro, che, indipendentemente dal numero di giri, siano tutti completi.
Perchè la vita è giusta.
La vita è quanto di più giusto ci sia al mondo. Può sembrare che non sia così, invece lo è.
E se ti arriva una mazzata, fidati, pensaci bene, è perchè te la sei meritata: è fuori di dubbio.
E allora? Che fai? Zompi dalla ruota prima della fine del giro, vigliacca?
Nooo. Stai lì. Paghi la tua mazzata e zitta. Dai quello che devi dare. Dici le parole che devi dire. Curi le ferite che hai provocato. E ti becchi tutto quello che lo specchio dell'altro ti rimanda indietro, nel bene e nel male.
Tanto il "clack" arriva. E quando arriva, se vuoi, vai. Magari a sparare alle lattine. Senza però immaginare che al loro posto ci sia il sottocintura del compagno di Ruota, perchè questo non si fa, non è corretto e poi la Vita s'arrabbia e ti manda un sacco di iatture!
Avrai tante possibilità di scendere quanti giri hai fatto.
Ma la vita impone sempre, in un modo o nell'altro, che, indipendentemente dal numero di giri, siano tutti completi.
Perchè la vita è giusta.
La vita è quanto di più giusto ci sia al mondo. Può sembrare che non sia così, invece lo è.
E se ti arriva una mazzata, fidati, pensaci bene, è perchè te la sei meritata: è fuori di dubbio.
E allora? Che fai? Zompi dalla ruota prima della fine del giro, vigliacca?
Nooo. Stai lì. Paghi la tua mazzata e zitta. Dai quello che devi dare. Dici le parole che devi dire. Curi le ferite che hai provocato. E ti becchi tutto quello che lo specchio dell'altro ti rimanda indietro, nel bene e nel male.
Tanto il "clack" arriva. E quando arriva, se vuoi, vai. Magari a sparare alle lattine. Senza però immaginare che al loro posto ci sia il sottocintura del compagno di Ruota, perchè questo non si fa, non è corretto e poi la Vita s'arrabbia e ti manda un sacco di iatture!


Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.