Stasera rifletto.
Quando io rifletto è perchè ho nostalgia di casa.
Cosa che, devo essere sincera, non mi capita spessissimo perchè io, a questo paese, sono e devo essere solo grata fino allo sfinimento.
A volte rifletto anche che, forse, apprezzo più io l'Italia di tanti italiani...boh.
Nonostante tutto, però, a volte mi viene la nostalgia di casa. Perchè purtroppo, se logicamente so di dover tutto a questo paese, il sangue, chiama di là.
In questi giorni, per un motivo o per l'altro, ho parlato un sacco di casa mia...e m'è venuta la nostalgia.
E io quando son nostalgicosa ( ?? ) rifletto...e so' cazzi.
Quando io rifletto è perchè ho nostalgia di casa.
Cosa che, devo essere sincera, non mi capita spessissimo perchè io, a questo paese, sono e devo essere solo grata fino allo sfinimento.
A volte rifletto anche che, forse, apprezzo più io l'Italia di tanti italiani...boh.
Nonostante tutto, però, a volte mi viene la nostalgia di casa. Perchè purtroppo, se logicamente so di dover tutto a questo paese, il sangue, chiama di là.
In questi giorni, per un motivo o per l'altro, ho parlato un sacco di casa mia...e m'è venuta la nostalgia.
E io quando son nostalgicosa ( ?? ) rifletto...e so' cazzi.
Io, fino ad oggi, devo dire, sono stata molto amata.
Sì.
Alla fine, sì.
In modi diversi. Ma sono stata amatissima. ( a parte da mia madre ma, che ci vuoi fare, non si può aver tutto, tanto ormai con lei non c'è più nulla da fare )
Sono stata molto amata anche da mio padre. Ecco, troppo. E' vero che è finita in un gran casino ma, son convinta, o forse voglio convincermi, non lo so, che alla base di tutto, ci sia stato un eccesso d'amore. Sbagliato. Ma amore. Tanto, troppo. Vabè.
Sono stata amata dal mio fidanzato di là. Che, anche se eravamo due bimbetti, alla fine, mi ha amato al modo degli uomini di là: stile "va bene, tu fai i pasticci e poi io li risolvo".
Sono stata tanto amata dal "poveroMatteo" ormai com'è soprannominato ahahaha poraccio, prima o poi me le farà pagare tutte. E sono stata amata da lui in quel modo particolare con cui ci si ama quando si vive insieme e si è anche e soprattutto amici. E infatti, di fatto, siamo amici anche oggi, esattamente come prima, solo che adesso non dormiamo più insieme. Che, tra l'altro, per lui è meglio, perchè io parlo pure mentre dormo e lo svegliavo.
Sono stata molto amata anche dal padre di mia figlia.
Checchè ne dica io, e se ne dica, e dica lui, ORA. Ai tempi io e lui ci siamo molto amati. Ci siamo amati così tanto che entrambi abbiamo messo sul piatto cose importantissime: la rispettabilità, io e tutto il mio futuro. E un sacco di milioni di euro lui. ( quelli da principe consorte ) Il grosso problema col padre di mia figlia è stato che lui non ha amato sua figlia...dal primo giorno che ha saputo della sua esistenza.
E questo me l'ha reso, inevitabilmente e immediatamente, odioso a vita. Per forza: nessuna donna ( a parte casi particolari in cui non mi addentro, ognuno ha le sue motivazioni ) può preferire il proprio amante a suo figlio, no?
E sono stata molto amata anche dal mio ex moroso. Nel modo in cui qualcuno ti ama quando pensa che "una cosa" non potrà mai più averla per sopraggiunti limiti di mille cose...e invece gli capita tra le mani con una facilità estrema. Quindi tipo "dipendenza". Al modo di "mi dicono che quando parlo di te mi brillano gli occhi". Ed era vero.
Finchè poi l'amore è finito, ma com'è giusto che sia, io sono del parere che l'amore finisce quasi sempre. Il che non gli toglie valore. L'ha avuto, finisce.
Tra l'altro, io, che non sono scema, so esattamente il momento in cui è finito e perchè. Poi ovviamente lui ha voluto "tirarsene fuori con la coscienza pulita" e ha fatto tutto un discorsone melodrammatico da romanzo dell'800...io gliel'ho lasciato fare annuendo contrita.
Perchè, di fatto, è anche giusto: mi hai amato da morire...ora non mi ami più...in fin dei conti vuoi uscirtene pulito. E' una possibilità che ho deciso di concederti, fai pure.
Ci sta.
Quando poi, dopo mesi, è tornato come niente fosse, allora, invece, a quel punto, s'è beccato un "vaffanculo" in stereo che m'han sentito fino a Berghem De Hura. Perchè va bene tutto...ma non confondiamo la correttezza con l'imbecillità.
Sì.
Alla fine, sì.
In modi diversi. Ma sono stata amatissima. ( a parte da mia madre ma, che ci vuoi fare, non si può aver tutto, tanto ormai con lei non c'è più nulla da fare )
Sono stata molto amata anche da mio padre. Ecco, troppo. E' vero che è finita in un gran casino ma, son convinta, o forse voglio convincermi, non lo so, che alla base di tutto, ci sia stato un eccesso d'amore. Sbagliato. Ma amore. Tanto, troppo. Vabè.
Sono stata amata dal mio fidanzato di là. Che, anche se eravamo due bimbetti, alla fine, mi ha amato al modo degli uomini di là: stile "va bene, tu fai i pasticci e poi io li risolvo".
Sono stata tanto amata dal "poveroMatteo" ormai com'è soprannominato ahahaha poraccio, prima o poi me le farà pagare tutte. E sono stata amata da lui in quel modo particolare con cui ci si ama quando si vive insieme e si è anche e soprattutto amici. E infatti, di fatto, siamo amici anche oggi, esattamente come prima, solo che adesso non dormiamo più insieme. Che, tra l'altro, per lui è meglio, perchè io parlo pure mentre dormo e lo svegliavo.
Sono stata molto amata anche dal padre di mia figlia.
Checchè ne dica io, e se ne dica, e dica lui, ORA. Ai tempi io e lui ci siamo molto amati. Ci siamo amati così tanto che entrambi abbiamo messo sul piatto cose importantissime: la rispettabilità, io e tutto il mio futuro. E un sacco di milioni di euro lui. ( quelli da principe consorte ) Il grosso problema col padre di mia figlia è stato che lui non ha amato sua figlia...dal primo giorno che ha saputo della sua esistenza.
E questo me l'ha reso, inevitabilmente e immediatamente, odioso a vita. Per forza: nessuna donna ( a parte casi particolari in cui non mi addentro, ognuno ha le sue motivazioni ) può preferire il proprio amante a suo figlio, no?
E sono stata molto amata anche dal mio ex moroso. Nel modo in cui qualcuno ti ama quando pensa che "una cosa" non potrà mai più averla per sopraggiunti limiti di mille cose...e invece gli capita tra le mani con una facilità estrema. Quindi tipo "dipendenza". Al modo di "mi dicono che quando parlo di te mi brillano gli occhi". Ed era vero.
Finchè poi l'amore è finito, ma com'è giusto che sia, io sono del parere che l'amore finisce quasi sempre. Il che non gli toglie valore. L'ha avuto, finisce.
Tra l'altro, io, che non sono scema, so esattamente il momento in cui è finito e perchè. Poi ovviamente lui ha voluto "tirarsene fuori con la coscienza pulita" e ha fatto tutto un discorsone melodrammatico da romanzo dell'800...io gliel'ho lasciato fare annuendo contrita.
Perchè, di fatto, è anche giusto: mi hai amato da morire...ora non mi ami più...in fin dei conti vuoi uscirtene pulito. E' una possibilità che ho deciso di concederti, fai pure.
Ci sta.
Quando poi, dopo mesi, è tornato come niente fosse, allora, invece, a quel punto, s'è beccato un "vaffanculo" in stereo che m'han sentito fino a Berghem De Hura. Perchè va bene tutto...ma non confondiamo la correttezza con l'imbecillità.
Coooomunque. Tutta questa manfrina per fare quale cosmica riflessione?
Che i conti, si fan sempre alla fine. Io ora posso dire che son stata amata tantissimo da queste persone...ma "durante" non me ne rendevo mica conto. Tant'è che avevo da lamentarmi lo stesso. ( e so' donna, che dobbiamo fa', caghiamo il cazzo per contratto )
E' sempre quando finisce qualcosa che, volente o meno, ti metti lì e guardi quanto t'è costata o quanto ci hai guadagnato. Mai durante: durante è aperta. Gioca tu che gioca io, segna tu che segno io...questo non mi sta bene e questo sì, questo è stupendo e questo lo cambierei.
Quando fai un disegno...tracci, cancelli, colori...no, strappi tutto, ricominci, aggiusti, aggiungi l'ombra...solo alla fine ti allontani e decreti "bellissimo" o "chiavica".
No?
Quindi, per ora, posso fare solo un parziale.
Naturalmente non lo farò qua. Perchè delle cose "viventi" si parla altrove e non qua.
Che i conti, si fan sempre alla fine. Io ora posso dire che son stata amata tantissimo da queste persone...ma "durante" non me ne rendevo mica conto. Tant'è che avevo da lamentarmi lo stesso. ( e so' donna, che dobbiamo fa', caghiamo il cazzo per contratto )
E' sempre quando finisce qualcosa che, volente o meno, ti metti lì e guardi quanto t'è costata o quanto ci hai guadagnato. Mai durante: durante è aperta. Gioca tu che gioca io, segna tu che segno io...questo non mi sta bene e questo sì, questo è stupendo e questo lo cambierei.
Quando fai un disegno...tracci, cancelli, colori...no, strappi tutto, ricominci, aggiusti, aggiungi l'ombra...solo alla fine ti allontani e decreti "bellissimo" o "chiavica".
No?
Quindi, per ora, posso fare solo un parziale.
Naturalmente non lo farò qua. Perchè delle cose "viventi" si parla altrove e non qua.
E questo vale per tutto. L'ho già detto mille e mille volte. Se c'è una cosa che quel disgraziato di mio padre mi ha insegnato è stato il poker.
E la vita, infine, è un enorme torneo di poker.
Ti siedi a un tavolo e punti. Punti quello che secondo te è giusto puntare. Se vinci resti. Se perdi ti alzi e cambi tavolo. A volte succede che uno degli altri giocatori del tavolo decidono di alzarsi...con che coraggio tu urli, ti disperi e li trattieni? Non è giusto. Dispiace, ma loro vanno.
Ci saran momenti che ti troverai con pochissime fiches.
Che fai? Ne giochi una alla volta? Così se perdi ne perdi solo una...se vinci ne vinci solo una...e vai avanti passetto passetto?
Ti butti? Giochi tutto. Se perdi, ci penserai. Se vinci, però, sbanchi, orcatroia!
Ci saranno momenti che fiches non ne hai neanche una...a quel punto devi trovare il modo di convincere qualcuno a dartene un po'. Metodi a scelta.
E la vita, infine, è un enorme torneo di poker.
Ti siedi a un tavolo e punti. Punti quello che secondo te è giusto puntare. Se vinci resti. Se perdi ti alzi e cambi tavolo. A volte succede che uno degli altri giocatori del tavolo decidono di alzarsi...con che coraggio tu urli, ti disperi e li trattieni? Non è giusto. Dispiace, ma loro vanno.
Ci saran momenti che ti troverai con pochissime fiches.
Che fai? Ne giochi una alla volta? Così se perdi ne perdi solo una...se vinci ne vinci solo una...e vai avanti passetto passetto?
Ti butti? Giochi tutto. Se perdi, ci penserai. Se vinci, però, sbanchi, orcatroia!
Ci saranno momenti che fiches non ne hai neanche una...a quel punto devi trovare il modo di convincere qualcuno a dartene un po'. Metodi a scelta.
Ma finchè non muori, quanto hai vinto e quanto hai perso, non lo sai. Non puoi saperlo. Puoi fare dei parziali ma quanto varranno ai fini del risultato finale? Quanto gli exit pool alle elezioni, insomma, una cosa così.
E allora io rifletto.
E penso che, mentre tutti dicono "a me piacerebbe morire sul colpo"...ecco a me no.
A me piacerebbe morire, quando sarà il momento, ovviamente, più tardi possibile, di una faccenda un po' lunga, anche se si soffre. Oddio, spieghiamoci: non una lunga agonia...ma avere almeno il tempo, qualche giorno, di riflettere e tirare le somme.
E stilare il bilancio.
E siccome io morirò da sola, come tradizione del mio paese vuole ( vietato assistere alla morte di qualcuno, vietato cercare qualcuno mentre si sta morendo ) vorrei avere il tempo di potermi veramente guardare in faccia e stabilire con sincerità, tra me e me, quanto ho dato, quanto ho avuto e quanto ho in positivo o negativo.
Per dire. Ho mai fatto del male a qualcuno, io?
Sì. Certo che sì. Come tutti.
L'ho fatto apposta? Tendenzialmente, no. Qualche volta, sì.
E allora. Se non ti fo male apposta, ma ti fo male....cazzo, dimmelo. Se non lo so...non lo so. Dimmelo. E io, se non l'ho fatto apposta, ti spiego. Una, dieci, centomila volte.
Se invece t'ho fatto del male apposta...be', si vede che volevo fartene e avrò avuto i miei rispettabilissimi motivi, quindi, se me lo chiedi, ti risponderò
.
E allora io rifletto.
E penso che, mentre tutti dicono "a me piacerebbe morire sul colpo"...ecco a me no.
A me piacerebbe morire, quando sarà il momento, ovviamente, più tardi possibile, di una faccenda un po' lunga, anche se si soffre. Oddio, spieghiamoci: non una lunga agonia...ma avere almeno il tempo, qualche giorno, di riflettere e tirare le somme.
E stilare il bilancio.
E siccome io morirò da sola, come tradizione del mio paese vuole ( vietato assistere alla morte di qualcuno, vietato cercare qualcuno mentre si sta morendo ) vorrei avere il tempo di potermi veramente guardare in faccia e stabilire con sincerità, tra me e me, quanto ho dato, quanto ho avuto e quanto ho in positivo o negativo.
Per dire. Ho mai fatto del male a qualcuno, io?
Sì. Certo che sì. Come tutti.
L'ho fatto apposta? Tendenzialmente, no. Qualche volta, sì.
E allora. Se non ti fo male apposta, ma ti fo male....cazzo, dimmelo. Se non lo so...non lo so. Dimmelo. E io, se non l'ho fatto apposta, ti spiego. Una, dieci, centomila volte.
Se invece t'ho fatto del male apposta...be', si vede che volevo fartene e avrò avuto i miei rispettabilissimi motivi, quindi, se me lo chiedi, ti risponderò

Bon. Riflessione finita. Ora ci vuole proprio una sigaretta. 

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