Nell'altro blog, una volta, scrissi un post, in puro "vittima style mode on" ( si vede che ero in sindrome premestruale, io, in quei giorni, mi sento tanto piccola fiammiferaia ) dove mi lamentavo che le mamme dell'asilo di mia figlia, ogni poco, mi dicevano che mi invidiavano la mia situazione.
Vorrei sapere quale, tutt'ora. Forse che tirar su una figlia da sola, senza l'appoggio, ma anzi, coi bastoni tra le ruote da parte di suo padre, improvvisamente, sia diventata una fortuna?
Ma secondo loro ( e per fortuna l'asilo è finito ) io ero una specie di tizia super libera che poteva ammollare la figlia ogni cinque minuti per concedersi pazze sfrenate vacanze a Ibiza alla faccia di chi le vuole male.
Nel loro immaginario era così. Forse perchè io, tranne qua, che spesso e volentieri piagnucolo, nella vita sono una che tende a raccontare e far vedere più i lati positivi delle cose che i negativi.
Diciamo che non sono quella che arriva all'asilo la mattina facendo "uuuuhhh oddio...che fatica...che nottata...che ansia..." anche perchè solitamente arrivo in ritardo, pettinata coi petardi, trascinando una mocciosa da una parte che declama "io non voglio andare a scuola perchè tanto so già tutto" e dall'altra un microcane con la faccia da "ti prego mamma fai in modo che nessuno mi tiri le piccole orecchie stamattina".
Quindi, sostenuta da due impulsi ( attappare la bocca alla mocciosa e strappare i baffi al microcoso ) riesco anche a ottenere un'aria piuttosto sprint.
Tra l'altro c'ho sempre da fare e quello è vero. Quindi, se mi chiedono "come va"? più che rispondere "oddio sapessi...elenco di sfighe a caso" mi viene più da dire "guarda non c'ho tempo, devo correre dal fruttivendolo senò poi non trovo più l'offerta delle 9.30". ( il fruttivendolo di fronte all'asilo, non s'è capito come mai, fino alle 10 vende frutta scontata...vorrei anche chiederglielo, come mai, ma ho paura che se s'arrabbia poi non mi fa più lo sconto, così imparo a farmi i cazzi suoi )
Stessa cosa succede al parco. Dico, siamo al parco...giochiamo a palla coi bambini, no? Siamo mamme, è quello che dobbiamo fare: portare i bambini al parco e giocare con loro. Perchè dobbiamo stare su una panchina a raccontarci quanto sia dura la vita? Tanto è dura lo stesso...però se giochi un'ora a palla, per un'ora non ci pensi.
Soprattutto se vinci. E io, modestamente, a pallavolo contro bambine di 6 anni, vinco.
Che brava!
Vorrei sapere quale, tutt'ora. Forse che tirar su una figlia da sola, senza l'appoggio, ma anzi, coi bastoni tra le ruote da parte di suo padre, improvvisamente, sia diventata una fortuna?
Ma secondo loro ( e per fortuna l'asilo è finito ) io ero una specie di tizia super libera che poteva ammollare la figlia ogni cinque minuti per concedersi pazze sfrenate vacanze a Ibiza alla faccia di chi le vuole male.
Nel loro immaginario era così. Forse perchè io, tranne qua, che spesso e volentieri piagnucolo, nella vita sono una che tende a raccontare e far vedere più i lati positivi delle cose che i negativi.
Diciamo che non sono quella che arriva all'asilo la mattina facendo "uuuuhhh oddio...che fatica...che nottata...che ansia..." anche perchè solitamente arrivo in ritardo, pettinata coi petardi, trascinando una mocciosa da una parte che declama "io non voglio andare a scuola perchè tanto so già tutto" e dall'altra un microcane con la faccia da "ti prego mamma fai in modo che nessuno mi tiri le piccole orecchie stamattina".
Quindi, sostenuta da due impulsi ( attappare la bocca alla mocciosa e strappare i baffi al microcoso ) riesco anche a ottenere un'aria piuttosto sprint.
Tra l'altro c'ho sempre da fare e quello è vero. Quindi, se mi chiedono "come va"? più che rispondere "oddio sapessi...elenco di sfighe a caso" mi viene più da dire "guarda non c'ho tempo, devo correre dal fruttivendolo senò poi non trovo più l'offerta delle 9.30". ( il fruttivendolo di fronte all'asilo, non s'è capito come mai, fino alle 10 vende frutta scontata...vorrei anche chiederglielo, come mai, ma ho paura che se s'arrabbia poi non mi fa più lo sconto, così imparo a farmi i cazzi suoi )
Stessa cosa succede al parco. Dico, siamo al parco...giochiamo a palla coi bambini, no? Siamo mamme, è quello che dobbiamo fare: portare i bambini al parco e giocare con loro. Perchè dobbiamo stare su una panchina a raccontarci quanto sia dura la vita? Tanto è dura lo stesso...però se giochi un'ora a palla, per un'ora non ci pensi.
Soprattutto se vinci. E io, modestamente, a pallavolo contro bambine di 6 anni, vinco.


Però, adesso, riflettendoci un po', sono giunta alla conclusione che hanno ragione loro.
Io sono fortunata sì. Rispetto a millemila altre persone apparentemente messe meglio di me.
E ciò che mi rende fortunata non è tanto la bella casa che mi è arrivata in omaggio tra capo e collo, la possibilità di coltivare le mie passioni o la fantomatica "possibilità di fare tutto ciò che voglio". ( che non esiste, tra l'altro, perchè mia figlia è una despota )
La mia fortuna è il mio carattere. Esatto. Quello che dite che sia un carattere di merda, invece, è proprio la mia fortuna. E infatti dico "mia" mica degli altri.
Io ho tanti difetti eh. Ma tanti. Fisici e mentali. Ad esempio c'ho un grumo di cellulite, che stazione tra chiappa e coscia destra da anni. Che guardate che è molto peggio che avere la cellulite ovunque perchè, messo così, spicca, proprio. Non se ne va con niente. Le ho provate tutte. Ma lui mi ama. Mi ama immensamente e sta lì. Non vuole lasciarmi. Gli farò causa. Ho anche la guancia sinistra più magra di quella destra e togliere due molari ( che secondo il dentista era il modo ) non è servito proprio a un cazzo. Devo stare attenta a non mettermi di tre quarti senò si vede. E dopo il parto, diciamocelo, gli addominali sono andati a farsi fottere, eh, purtroppo, ghe n'è mia. Una volta avevo anche un sacco di piccoli nei...ma ora me li son fatti bruciare quasi tutti col laser ahahahahha e me ne rimangono una quantità assolutamente sopportabile. Sono un geniale genio.
Sono testona. Oddio se sono testona. Se ho deciso che devo fare una cosa non può fermarmi neanche Dio.
A volte sono cattiva: quando voglio ferire, vado proprio a far male.
Sono gelosa e questo lo sanno anche i sassi. Sono polemica da morire. E, ammetto, cerco, dove possibile, di essere anche manipolatrice. Se posso portarti a darmi ragione, eeeh io lo fo.
Però ho dei grandi pregi che mi salvano.
Io sono fortunata sì. Rispetto a millemila altre persone apparentemente messe meglio di me.
E ciò che mi rende fortunata non è tanto la bella casa che mi è arrivata in omaggio tra capo e collo, la possibilità di coltivare le mie passioni o la fantomatica "possibilità di fare tutto ciò che voglio". ( che non esiste, tra l'altro, perchè mia figlia è una despota )
La mia fortuna è il mio carattere. Esatto. Quello che dite che sia un carattere di merda, invece, è proprio la mia fortuna. E infatti dico "mia" mica degli altri.
Io ho tanti difetti eh. Ma tanti. Fisici e mentali. Ad esempio c'ho un grumo di cellulite, che stazione tra chiappa e coscia destra da anni. Che guardate che è molto peggio che avere la cellulite ovunque perchè, messo così, spicca, proprio. Non se ne va con niente. Le ho provate tutte. Ma lui mi ama. Mi ama immensamente e sta lì. Non vuole lasciarmi. Gli farò causa. Ho anche la guancia sinistra più magra di quella destra e togliere due molari ( che secondo il dentista era il modo ) non è servito proprio a un cazzo. Devo stare attenta a non mettermi di tre quarti senò si vede. E dopo il parto, diciamocelo, gli addominali sono andati a farsi fottere, eh, purtroppo, ghe n'è mia. Una volta avevo anche un sacco di piccoli nei...ma ora me li son fatti bruciare quasi tutti col laser ahahahahha e me ne rimangono una quantità assolutamente sopportabile. Sono un geniale genio.
Sono testona. Oddio se sono testona. Se ho deciso che devo fare una cosa non può fermarmi neanche Dio.
A volte sono cattiva: quando voglio ferire, vado proprio a far male.
Sono gelosa e questo lo sanno anche i sassi. Sono polemica da morire. E, ammetto, cerco, dove possibile, di essere anche manipolatrice. Se posso portarti a darmi ragione, eeeh io lo fo.
Però ho dei grandi pregi che mi salvano.
1) A me, non me ne fotte proprio. Ed è vero. Apparentemente sembra che io m'incazzi, mi distrugga, mi demolisca l'anima mia se qualcuno mi riprende, mi dà contro, mi fa qualcosa. In realtà, dentro, non me ne fotte proprio. ( a meno che non siano persone per me importanti ) Questo mio lato del carattere mi permette di parlare liberamente con chiunque. Perchè tanto, qualsiasi cosa succeda, non me ne fotte proprio. Magari mi appassiono, mi inalbero, urlo e sbraito per imporre il mio pensiero ma, finita la discussione, fine. Cambiato nulla. Amici come prima. E questo perchè, in realtà, la mia esperienza personale di vita ha influito su di me stile corazza: dopo tutto quello che mi è successo, è difficile che una parola o un'opinione possa REALMENTE ferirmi. Può farmi arrabbiare...può innervosirmi...ma ferirmi, no. Ecco perchè per me è semplice riprendere serenamente dei rapporti anche dopo furiose liti...non perchè sono tanto buona...ma perchè sono una schifosa menefreghista del cazzo. Ed è vero. Me l'hanno rinfacciato mille volte ed è vero.
2) Non c'ho paura di niente. ( a parte per mia figlia: lì, invece, basta mezza parola e dò di matto come una gallina isterica ) Ma per me stessa non c'ho paura manco del diavolo. Il che, da un lato, mi porta a spiattellare in faccia ( a volte ) "grandi verità" alle persone, che nessuno ha il coraggio di dire. Dall'altra purtroppo mi porta a rischiare spesso e volentieri di prenderne taaaante ma taaaaaaaante, ergo, non ho paura però fortunatamente corro abbastanza veloce, quindi cerco sempre di decidere di spiattellare le grandi verità quando so che ho una via di fuga nei paraggi.
3) Non mi arrendo di fronte a nulla. Se una cosa mi va male, tanto piacere. La rifaccio. E la rifaccio, rifaccio, finchè non viene fuori decente. Se mi si chiude una possibiltà non me ne fotte proprio, cambio strada e me ne fo piacere un'altra. Se un progetto mi va a ramengo, chissenefrega, ne imbastico in tempo zero un altro, magari diametralmente opposto. Tranne in cucina: in cucina no perchè cucinare non mi piace e non me ne fotte proprio di imparare. ( cioè non è vero...vorrei anche saper cucinare...però non c'ho voglia di imparare perchè non mi piace )
4) Cerco sempre di far pendere la bilancia dalla mia. E se non posso avere l'oro, mi schiaffo in testa che l'argento è più bello. Se non posso avere il caviale decido che il pane e olio è più buono. E via così. E vivo felice. ( tranne quando ho la sindrome premestruale, che lì, proprio, dò il giro e piagnucolo su una serie infinita di drammi più o meno immaginari )
2) Non c'ho paura di niente. ( a parte per mia figlia: lì, invece, basta mezza parola e dò di matto come una gallina isterica ) Ma per me stessa non c'ho paura manco del diavolo. Il che, da un lato, mi porta a spiattellare in faccia ( a volte ) "grandi verità" alle persone, che nessuno ha il coraggio di dire. Dall'altra purtroppo mi porta a rischiare spesso e volentieri di prenderne taaaante ma taaaaaaaante, ergo, non ho paura però fortunatamente corro abbastanza veloce, quindi cerco sempre di decidere di spiattellare le grandi verità quando so che ho una via di fuga nei paraggi.
3) Non mi arrendo di fronte a nulla. Se una cosa mi va male, tanto piacere. La rifaccio. E la rifaccio, rifaccio, finchè non viene fuori decente. Se mi si chiude una possibiltà non me ne fotte proprio, cambio strada e me ne fo piacere un'altra. Se un progetto mi va a ramengo, chissenefrega, ne imbastico in tempo zero un altro, magari diametralmente opposto. Tranne in cucina: in cucina no perchè cucinare non mi piace e non me ne fotte proprio di imparare. ( cioè non è vero...vorrei anche saper cucinare...però non c'ho voglia di imparare perchè non mi piace )
4) Cerco sempre di far pendere la bilancia dalla mia. E se non posso avere l'oro, mi schiaffo in testa che l'argento è più bello. Se non posso avere il caviale decido che il pane e olio è più buono. E via così. E vivo felice. ( tranne quando ho la sindrome premestruale, che lì, proprio, dò il giro e piagnucolo su una serie infinita di drammi più o meno immaginari )
Ecco. Cara gente...io domani parto per il bilocale in bi-affitto mio e di Alice. Il solito, sì. Non ho idea di cosa succederà. Dividere un bilocale con altre due persone per me sarà alquanto difficile, non abituata alle convivenze, ergo, l'obiettivo principale è evitare di sclerare. Naturalmente non vi lascerò in pace, ci sarò lo stesso, non so quanto e quando però perchè dipenderà dalla chiavetta, dal tempo ( si spera nel sole per fare un po' di spiaggia...del resto in quel paesino sperduto dagli Dei ci andiamo per portare le bimbe a fare un po' di mare ) e dalla voglia. Quindi...a presto...sempre se non mi perdo in autostrada. Se non mi sentite entro 3 gg avvisate la stradale di controllare gli autogrill, sia mai che quelle tre streghe mi abbiano abbandonata lì...
